martedì 11 ottobre 2016

Canada - Pillole dell'Ontario in libertà



Ontario in libertà
(15-26 agosto 2016)



Programmare questo viaggio non è stato semplice, perché il Canada é immenso e le distanze siderali. Inizialmente avevamo previsto di visitare Toronto, Montréal e raggiungere Québec City inserendo tra uno spostamento e l'altro un paio di parchi naturali, ma alla fine avendo a disposizione "solo" 13 giorni abbiamo deciso di ridurre le grandi distanze, visitare velocemente solo la capitale e focalizzare il nostro interesse unicamente sulla parte naturalistica, dando così un taglio più avventuroso alla nostra vacanza e la giusta considerazione a ciò che rende unico questo paese: la sua natura incontaminata. 

Il viaggio deciso é un itinerario circolare nella provincia anglofona dell'Ontario: Toronto (con deviazione di un giorno alle Niagara Falls) > Algonquin Provincial Park > Killarney Provincial Park > Manitoulin Island > Bruce Peninsula >  Blue Mountain > Toronto.




GIORNO 1 -  Arriviamo a Toronto nel pomeriggio, ritiriamo l'auto a noleggio per dirigerci immediatamente verso il nostro grazioso appartamento affittato tramite il sito Homeaway che ci ospiterà  per l'intero soggiorno (3 notti) nell'unica grande città che visiteremo in questo viaggio.





GIORNO 2 - Per niente aiutati dal tempo (piove a dirotto!) decidiamo di posticipare la visita delle Niagara Falls al giorno seguente e di dedicare l’intera giornata alla capitale. Come ogni grande città che si rispetti Toronto é molto popolosa, abbastanza caotica e trafficata. Eccetto il cuore della città che racchiude gli edifici in stile europeo più vecchi e storici e la CN Tower la città non offre molto, ma è comunque bello poter entrare in contatto col popolo canadese, un popolo giovane, cordiale, vivace ed estremamente variegato. Qui si ha l’esempio vivente e pratico che la coesistenza pacifica di culture ed etnie diverse sia realmente possibile!




Toronto, CN Tower


GIORNO 3 - Partiamo prima delle 8 per arrivare sufficientemente presto e senza troppo traffico alla frontiera e per poter visitare in tutta tranquillità il versante americano delle Niagara Falls. Questo lato, infatti, seppur meno bello e panoramico di quello canadese non è stato fortunatamente deturpato dal cemento e dalle orribili strutture “acchiappaturisti” (casinò, lunapark, parchi giochi, ecc). Non resistiamo alla tentazione di prendere il battello Maid of the Mist e fare una minicrociera sotto le cascate......spettacolo fantastico, tante emozioni e tanta acqua, da uscirne zuppi! Dopo esserci asciugati sotto un tiepido sole e aver ammirato ancora le cascate da un sentiero panoramico ben studiato, rientriamo in Canada e insieme ad un orda chiassosissima di turisti di tutte le nazionalità tra una spinta e l’altra riusciamo anche ad ammirare il meraviglioso “ferro di cavallo” dalla giusta angolazione. Stanchi ma pieni ancora di emozione per lo spettacolo visto rientriamo verso Toronto ma prima decidiamo di fermarci per una birra in una vicina e graziosissima località nota come Niagara on The Lake, cittadina molto piccola e curata, caratterizzata da splendide villette di famiglie benestanti. L’impressione è di trovarsi su un set cinematografico, in un universo parallelo a noi sconosciuto!

Niagara Falls -Baffalo, USA
Niagara Falls -Baffalo, USA

Niagara Falls - Canada
Niagara Falls - Canada
Niagara Falls - Canada
Niagara On The Lake
Niagara On The Lake


GIORNO 4 -  Da oggi inizia la nostra vera avventura, per questo lasciare Toronto non ci pesa affatto! Raccogliamo velocemente le nostre cose e ci dirigiamo verso una delle nostre mete più desiderate e sognate: l’Algonquin Provincial Park, un vero e proprio monumento naturale a 280 km a nord della capitale, che si estende per 7650 km quadrati (1/4 del territorio belga per intenderci!) ed include ben 2400 laghi e oltre 1200 km di ruscelli e fiumi, un paradiso per gli amanti dei boschi! Per le successive 3 notti alloggeremo in una splendida cabin al WolfDen Hostel & Nature Retreat, situato appena prima dell’entrata del parco (West Gate) e totalmente immerso nella natura. Prima di arrivare all’alloggio ci fermiamo a fare un po’ di spesa al centro commericiale vicino Huntsville, visto che intorno all’allaggio c’è solo un piccolo spaccio, per poter coronare un altro nostro futile sogno: regalarci delle belle grigliate di prodotti canadesi e accompagnarle con ottimi vini locali.


Cabin WolfDen Hostel & Nature Retreat
Oxtongue Lake


Ragged Falls
GIORNO 5 -  L’intera giornata la dedichiamo a perderci nei panoramicissimi e ombrosi sentieri del parco, tra immensi boschi di aceri, pini di ogni tipo e tantissimi laghetti e corsi d’acqua. Dopo pranzo come da programma, decidiamo di affittare un MTB per percorrere la ciclabile dell'Old Railway Bike Trial. Consigliamo a tutti di fare questa pedalata di 30 km (abbiamo impiegato circa 3 e mezza considerando le soste) per ammirare la bellezza di questo luogo ancora incontaminato, dove non è insolito fare incontri davvero speciali,  con una alce ad esempio, come è capitato a noi. Concludiamo così la lunga giornata immergendo i nostri piedi stanche nelle Whisky Rapid e poi con il nostro sport preferito: il BBQ!


Algonquin Provincial Park
Algonquin Provincial Park
Algonquin Provincial Park
Algonquin Provincial Park, Old Railway Bike Trail


Algonquin Provincial Park


Algonquin Provincial Park
Algonquin Provncial Park,Whisky Rapids


Algonquin Provncial Park,Whisky Rapids

GIORNO 6 - Anche questa giornata la spendiamo percorrendo magnifici sentieri che fiancheggiano isolati laghetti uniti da tortuosi fiumiciattoli. Saliamo su uno dei punti più alti del parco da cui si può ammirare la vastità di questo posto e con calma ci inoltriamo nei sentieri tra altissimi e meravigliosi Pini Bianchi, specie autoctona davvero unica. Oggi inoltre incontreremo per la prima volta un altro animale simbolo di questo paese ovvero un castoro, tutto intento ad analizzare la robustezza della sua diga e per niente spaventato dalla nostra presenza, tanto da salire a riva per prendere altra legna e costruirne un’altra.

Algonquin Provincial Park
Algonquin Provincial Park
Algonquin Provncial Park,Whisky Rapids


Algonquin Provincial Park



Algonquin Provncial Park

 Algonquin Provncial Park


Algonquin Provncial Park


Lake Opeongo


GIORNO 7 - Con calma riorganizziamo i nostri bagagli per la prossima avventura che ci porterà più a nord e ancora in un meraviglioso parco naturale, più piccolo del precedente ma davvero unico: il Killarney Provincial Park, un luogo selvaggio dove tantissima acqua si fa strada tra ettari di boschi rigogliosi e meravigiose rocce di quarzite, formando paludi, laghi, ruscelli e fiumi di ogni tipo, un vero paradiso per i canoisti e gli amanti del kajack, nonchè per gli appassionati di pesca. Per questo luogo scegliamo un tipo di soggiorno ancora più in connessione e a stretto contatto con la natura visto che ci accamperemo con una tenda per tre notti nel campeggio interno al parco situato sulla riva dello splendido George Lake. Non avendo energia elettrica e l’attrezzatura per cucinare e non essendoci nel parco luoghi dove poter acquistare o consumare cibo siamo stati costretti a spostarci ogni sera verso il centro più vicino, ovvero Killarney, un piccolo caratteristico porticciolo piuttosto gettonato che si affaccia sulla George Bay. 


Campground Killarney Provincial Park

GIORNO 8 - Dopo una notte relativamente tranquilla (abbiamo infatti ricevuto diverse visite di animali non meglio identificati che erano probabilmente in cerca di cibo!) e dopo una lauta colazione a base di pancake e sciroppo d’acero, abbiamo scelto di noleggiare per l’intera giornata una canoa Killarney Outfitters e dedicarci così all’attività sportiva più amata dai canadesi nel periodo estivo. Partiamo entusiasti per questa nuova e  faticosa avventura che ci permetterà di vedere il parco da una nuova e affascinante prospettiva, quella dell’acqua. Percorriamo per primo l’incantevole George Lake e successivamente, dopo un piccolo tratto di portage a piedi, il Freeland Lake; seppure alle prime armi e anche con qualche difficoltà dovuta al forte vento, l’esperienza è stata davvero divertente e ci ha regalato bellissimi scorci panoramici e un pranzo in riva al lago degno di nota. Sulla via del rientro inoltre decidiamo di fermarci per un bagno nel George Lake e di regalarci una piacevolissima sosta su un gruppo di splendide rocce levigate, baciate da un meraviglioso e caldo sole estivo. 


Killarney Provincial Park, George Lake


Killarney Provincial Park, George Lake
Killarney Provincial Park, Freeland Lake
Killarney Provincial Park, George Lake
Killarney Provincial Park, George Lake
Killarney Provincial Park, George Lake
GIORNO 9 - Dedicheremo l’intera giornata al trekking. Scegliamo di percorrere subito un sentiero circolare molto suggestivo che parte direttamente dal campeggio (Cranberry Bog Trail); qui l’acqua si sposa perfettamente con le rocce color corallo, con il verde intenso del bosco e il bianco candore delle ninfee, offrendo vedute davvero spettacolari. Verso l’ora di pranzo decidiamo di raggiungere Killerney e, tramite un piccolo traghetto gratuito, salpiamo per la vicinissima George Island.


Killarney, George Island Ferry
Veniamo purtroppo a sapere che parte del sentiero circolare che percorre l’intera isola è totalmente immerso nell’acqua e quindi è necessario scegliere quale versante visitare: optiamo ovviamente per la parte più lunga, quella che ci condurrà sulla riva opposta dell’isola e che si affaccia direttamente sull’immenso e spettacolare Huron Lake. Ci viene inoltre detto che sull’isola c’è un orso, che non tardiamo ad incontrare, per fortuna solo acusticamente! Infatti dopo aver percorso qualche centinaio di metri un vibrante e profondo avvertimento ci viene lanciato proprio da lui, che nascosto ci osserva e ci avvisa di non voler essere disturbato. Cerchiamo di affrettare un po’ il passo per tenercelo alle spalle e proseguiamo a buon ritmo attraverso, boschi, paludi, laghetti, radure, e saliscendi rocciosi non troppo impegnativi. Raggiungiamo così la riva opposta dell’isola, una spiaggia ciottolosa che si sviluppa su una serie di grosse rocce granitiche piuttosto elevate, erose dal vento e dalle onde potenti dell’infinito Huron Lake (che sembra più un mare a dire il vero!). Stanchi ci concediamo una indimenticabile e piacevolissima sosta sulle rocce calde e soleggiate e ci regaliamo un pediluvio rilassante con vista lago mozzafiato! 


George Island, Huron Lake
Noi due soli, il vento fortissimo, il rumore delle onde e l’infinita distesa d’acqua davanti a noi, attimi indelebili incorniciati per sempre in un fotogramma senza eguali.


Killarney, George Island
Killarney, George Island
Killarney, George Island
George Island, Huron Lake
George Island, Huron Lake
George Island, Huron Lake
GIORNO 10 - Ci alziamo con la triste consapevolezza che il viaggio in questa meravigliosa terra sta per volgere al termine, con la promessa di concederci in futuro un’altra immersione nella natura incontaminata di questa terra; abbandoniamo così l’avventura per una rientro verso la capitale più rilassato e comodo. Smontata la tenda e preparato i bagagli saliamo in macchina verso la prossima meta: Manitoulin Island, la più grande isola lacustre del mondo. Questa isola è considerata dalle popolazioni native la casa del Grande Spirito ed è abitata da ben 8 comunità native (il 30% della popolazione totale) che si spostarono qui in accordo con i coloni inglesi. Una delle estremità dell’isola è occupata dalla Wikwemikong Unceded Indian Reserve e in questa area i coloni europei non sono accettati se non per finalità turistiche. Arrivati sull’isola raggiungiamo il nostro alloggio a Providence Bay che ci ospiterà per due notti il Cederwood Lodge.





Manitoulin Island
GIORNO 11 - Dopo una lauta colazione in compagnia dell’inglesissimo e loquacissimo padrone di casa decidiamo di dedicare la giornata a visitare l’isola percorrendola in lungo e in largo e ammirare i punti più panoramici. Ci fermiamo subito presso un piccolo museo di arte nativa per entrare in contatto con queste realtà così lontane dalle nostre, purtroppo però l’impatto non è proprio dei migliori, diciamo che tutto è orientato al commercio e poco alla diffusione della loro storia e cultura. Raggiungiamo così le Bridal Veil Falls che si affacciano sul North Channel dello Huron Lake e percorrendo un sentiero che fiancheggia il fiume arriviamo ad una piccola e graziosa fabbrica di cioccolato, la Manitoulin Chocolate Works, dove ci fermiamo ad assaggiare qualche delizia e a sorseggiare un caffè. 



                                                       Manitoulin Island - Bridal Veil falls

Manitoulin Island
Decidiamo quindi di proseguire per la Gore Bay, dove si erge un vecchio faro e un piccolo porticciolo con una vista davvero incantevole dove ci fermiamo per sgranocchiare qualcosa. 

Il cielo torna sereno, decidiamo quindi di puntare alla Wikwemikong Unceded Indian Reserve per entrare in contatto con coloro che hanno rifiutato il colonialismo europeo da sempre e agito per mantenerne un distacco fisico e culturale. L’impatto con la riserva è devastante! Non sembra certo di stare nell’ordinato, tranquillo e pulito Canada....un posto desolato, dove si percepisce un certo degrado e si ha una percezione di “abbandono” , insomma una terra di mezzo che non è ne carne ne pesce. La sensazione è davvero frustrante: nei vecchi non c’è lo sguardo di orgoglio e fierezza che dovrebbero avere coloro che si sono battuti per la propria terra e la propri identità, anzi sono vecchi trasandati, spesso alticci che sembrano pesci fuor d’acqua! Tristi e amareggiati ce ne torniamo all’alloggio per regalarci un’ultima cenetta fai da te.

GIORNO 12 - Si parte presto visto che per le 8 dobbiamo essere a South Baymouth per prendere il traghetto delle 9, che in paio d’ore ci porterà sulla Bruce Peninsula, a Tobermory, ultimo scampolo della vacanza. Vi consigliamo di prenotare il posto auto con un certo anticipo direttamente sul sito web Ontario Ferries, il pagamento avverrà il giorno dell’imbarco. Il viaggio nel Huron Lake offre scenari splendidi soprattutto nella sua parte finale, dove un piccolo arcipelago di isolette fa da contorno al rientro. Visitiamo rapidamente il Bruce Peninsula National Park, con i suoi boschi, le sue splendide spiagge calcaree e le sue acque cristalline color smeraldo. Scendendo verso sud rientriamo nella civiltà, lasciandoci alle spalle migliaia di ettari di natura incontaminata, di aria pulita e di cieli indimenticabili. Facciamo una sosta per il pranzo a Wiarton, piccola cittadina nota per la marmotta albina Willie che prediva il tempo e la fine dell’inverno. Arriviamo al nostro possimo alloggio, l’Heathcote Haven B&B a Clarksburg  per trascorrere l’ultima notte sotto il cielo del Canada. Il posto è meraviglioso, si affaccia sulle Blue Mountain ed è sperduto tra fattorie e campi di erba medica. La sera ci regaliamo un’ultima cena davvero ineccepibile nel piccolo paesino accanto, Thornbury, dove abbiamo la fortuna di incappare in una festa di paese con concerto country annesso.  


Bruce Peninsula National Park
Bruce Peninsula National Park
Clarksberg, Heatcote Haven B&B
Clarksberg, Heatcote Haven B&B
Clarksberg, Heatcote Haven B&B


GIORNO 13 - Dopo aver sistemato i bagagli per l’imbarco, carichiamo l’auto e ci dirigiamo con molta calma verso l’aeroporto di Toronto dove ci attende il rientro alla vita di tutti i giorni.




Non è facile descrivere un viaggio così in poche righe ed è impossibile dare voce a tutte le emozioni provate; non c’è foto ne video che potrà mai rendere l’idea della mastodontica bellezza di questi luoghi, ne modo per riuscire ad esprimere i suoi suoni, odori e sapori. Un viaggio da fare per ritrovare la nostra vera ed unica casa, quella ancestrale e biologica, la madre di tutte le madri, ovvero Madre Terra! 





Canoa al killarney Provincial Park


Canada avvistamenti in Ontario