lunedì 13 novembre 2017

India



New Delhi e Agra





Dopo tanti e tanti anni di girovagare, qualcosa ( un volo diretto a buon prezzo), mi fa capire che è arrivato il momento del mitico viaggio in India. Una toccata e fuga in solitaria essendo tornato da meno di un mese dall'Indonesia.



Mi guardo intorno, raccolgo un pò di info ed infine decido di partire per un breve assaggio di soli 7 giorni.

Visiterò in completa autonomia New Delhi e poi in treno raggiungerò Agra per visitare il Taj Mahal.


Volo diretto su New Delhi.


L'arrivo di mattina presto permette di muoversi liberamente con i mezzi pubblici. Infatti con il treno veloce, costo 90 cent, raggiungo velocemente la stazione centrale. Il tutto è davvero molto semplice ed intuitivo.











Aeroporto e treno, tutto molto super moderno e degno di una grande metropoli occidentale, ma al momento di salire in strada si va incontro al salto verso l'ignoto e il delirio.


Ricordo di essere uscito sul piazzale della stazione centrale, rumori di ogni genere, odori di ogni genere, migliaia di persone, di tuk tuk gialli e verdi, asfalto sporco, marciapiedi sporchi, palazzi sporchi, in pochi secondi anche io ero sporco ma sorridevo incredulo.


Impatto davvero forte, non credo di riuscire a farvi calare in quella realtà, ero solo, spaesato, disorientato e colpito da cosi' tanto bordello al punto di domandarmi :" ma una settimana cosi', in solitudine nel bordello, non sarà troppo impegnativa? ". 




Riflettendo, senza mai perdere l'attenzione, inizio a mischiarmi ai milioni di veicoli provenienti da ogni dove, a piedi attraverso la stazione percorrendo il passaggio sopraelevato. Dall'alto vedo i treni andare e venire, siamo in tanti, un fiume di gente. Riscendo in strada e punto dritto verso il mio hotel. Non è stato facile l'orientamento tra vicoli e stradine in zona Paharganj - Main Bazar Rd. In molti vogliono parlare con me, aiutarmi, offrirmi passaggi e luoghi in cui soggiornare. Sono nuovo in città e questo si vede e percepisce da come mi muovo, spaesato e sconvolto da cosi' tanto caos e bordello.


Questi primi due giorni sarò in città, poi farò un salto ad Agra e concluderò il viaggio nuovamente a New Delhi per altri tre giorni.


Muoversi con la metropolitana è davvero facile ed economico.

Metro card

Al costo di 150 rupie + 50 rupie di deposito, è possibile acquistare la One Day card. Questa carta permette l'utilizzo illimitato della metro per tutta la durata del giorno di acquisto.


Il mio consiglio è di farla sempre!



Anche se le corse mediamente costano 10/20 rupie, questa card vi permetterà di evitare file chilometriche per l'acquisto del singolo token. A conti fatti pagando le singole corse potreste anche risparmiare , ma per 150 rupie, 2 euro, conviene evitare code ed è tutto più easy.










Nella foto in basso mi trovo nel Ugrasen Ki Baoli (pozzo a gradini) costruito nel XII secolo durante il regno di Re Agrasen,è formato da tre piani con archi e da 108 scalini teoricamente immersi nell'acqua, ma che adesso sono asciutti. La leggenda narra che man mano che si scende, aumenta la sensazione che qualcosa o qualcuno ci stia seguendo. Io non sono sceso in quanto la sensazione di essere seguito l'ho già percepita ovunque qui a Delhi.






In metro ormai taglio la città, a piedi mi infilo in vicoli pazzeschi, tutti suonano e i veicoli ti sfiorano. Basta qualche ora per non sentire più tutto questo, sono entrato con il piede giusto e la mentalità giusta, ancora qualcuno mi riconosce e vuole vendermi qualcosa o accompagnare in qualche posto. 

Ho visitato posti bellissimi. Sono passato davanti al Red Fort, alla moschea Jama Masjid , la più grande dell'India , poi una bellissima passeggiata nei giardini "Lodi Gardens" ed infine ho avuto l'onore di visitare il museo Gandhi Smriti.




Riferendosi agli inglesi :


"A voi occorrono utensili per mangiare, noi usiamo le dita. E ciò si traduce in molteplici differenze"



Agra - Taj Mahal 


Ho comprato i biglietti del treno direttamente in Italia. 
Non è stato facile ma con un pò di attenzione è possibile farlo ed è alla portata dei tenaci e curiosi. 

L'inizio non è male, arrivo in stazione e in due ravvicinate circostanze tentano di raggirarmi , superata positivamente questa disavventura devo fare i conti con un ritardo di circa 2 ore. 





Fa caldo, non riesco a stare fermo per più di 10 minuti, dalle rotaie sale un odore terribile, butto un occhio ed intravedo decine di cagate umane "terrible" direbbero quelli bravi. Giro e rigiro in stazione, rimango ad osservare i controllori che come condor assalgono il paraculo di turno, multe qualche strattone e in alcuni casi dopo lacrime e preghiere indù , musulmane e buddiste il rilascio senza pene ne multe. 




Ma io sono ancora lì, centinaia di persone con migliaia di pacchi e sacchi. Il treno arriva ma dobbiamo ovviamente attendere che carichino l'impossibile.

Il mio posto è nella carrozza 2A, posto molto comodo che volendo si trasforma in letto. C'è anche l'aria condizionata.

Discuto con il bibitaro indiano che ad ogni passaggio si siede accanto a me lanciandomi una bevanda. Con educazione gli mostro la mia bottiglia d'acqua come a dire non bevo altro, lui, si spazientisce sbatte la mia bottiglia e cerca di prendermi il telefono dalle mani. Mi alzo con espressione infastidita e lui si allontana e non tornerà mai più.

Il treno parte, il viaggio scorre lentamente attraversando infiniti prati verdi alternati da piccoli paesini con case che si affacciano sulle rotaie. Tra le case e le rotaie tonnellate di immondizia, scimmie, mucche e bufali.






Arrivo alla stazione di Agra senza altri intoppi e con un tuk tuk raggiungo la mia bellissima guest house. 



Importante esperienza anche questa del treno , alcune carrozze sono decisamente economiche e dignitose ed ideali per viaggi lunghi e di notte. Magari un giorno con Silvia raggiungeremo Mumbai e Calcutta.




Dedico un giorno intero alla visita del Taj Mahal, nel pomeriggio riesco anche a raggiungere l'altro lato del fiume dove c'e' pochissima gente e si riesce a vedere il TM da dietro, davvero molto bello. A mio avviso più bello da dietro in quanto si è in un parco circondati dalla natura e dal silenzio e il fiume a dividerti dal Taj Mahal. 




Dopo un paio di giorni sempre in treno rientro a New Delhi, questa volta alloggerò in zona Hauz Khas VILLAGE.





Sempre utilizzando la metro, scendo alla fermata Kalkaji con l'obiettivo di visitare il Lotus Temple. 
Lo raggiungo dopo una breve passeggiata tra migliaia di devoti e mercatini vari. 

Il Lotus Temple è un tempio bahai situato a Nuova Delhi.
Tu ti chiederai cos'è il bahai?
Sono andato a leggere.

La fede Bahá'í è una religione abramitica monoteistica nata in Iran durante la metà del XIX secolo, i cui membri seguono gli insegnamenti di Bahá'u'lláh (1817-1892), il fondatore.
Tale religione sottolinea l'unità spirituale di tutta l'umanità. 
Tre principi fondamentali stabiliscono la base degli insegnamenti Bahá'í:

1) l'unità di Dio (un solo Dio che è la fonte di tutta la creazione),


2) l'unità della religione (tutte le grandi religioni hanno la stessa origine spirituale e provengono dallo stesso Dio) 


3) l'unità dell'umanità (tutti gli uomini sono stati creati uguali e le diversità di razza e cultura sono considerate meritevoli di apprezzamento e accettazione)




Quindi potete immaginare che sono stato ben accolto ed è andata a finire a tarallucci e vino anche in questo tempio.

Subito dopo; sempre utilizzando la metro, direzione stazione Stadium, sono andato a visitare uno splendido complesso di edifici ( anno 1562 ) inerenti alla sepoltura dell'imperatore Moghul Humayun.

La Tomba di Humayun creò un precedente di riferimento per i successivi mausolei imperiali moghul, il cui picco artistico e creativo è rappresentato proprio dal Taj Mahal di Agra.
Devo dire molto molto bello.




Infine sono tornato nel quartiere dove alloggio , l'Hauz Khas VILLAGE, nella jaipur house, per una passeggiata in un bellissimo parco con un lago e delle rovine ben conservate.

La zona è pedonale ed è piena di locali e ristoranti alla moda frequentati da giovani del posto. 










In zona ho individuato un ristorante Himalayano dove cenerò per due sere consecutive, cibo Delhizioso ;-)

Concludo questo racconto suggerendovi di andare a visitare a New Delhi, il tempio di Akshardham, il quale è stato costruito con pietra arenaria intagliata e marmo, durante un periodo di cinque anni, ed è stato inaugurato nel 2005 grazie alla collaborazione di migliaia di volontari di tutto il mondo. È un luogo per addentrarsi nell'induismo e nella cultura indiana. 

Il indù più grande del mondo è visitato ogni giorno da 10.000 persone.

Non è antico ma vale davvero la pena visitarlo. Ingresso gratuito è fermata della metro linea blu davvero molto vicina.

Ovviamente è pieno di soli induisti ma devo dire che mi hanno accolto serenamente.

Purtroppo non è consentito entrare con smartphone ed altre apparecchiature, per cui le foto che vedete non le ho scattate io, le mostro per farvi rendere conto di quanto sia immenso e spettacolare.












Gentilone in movimento in Facebook




giovedì 27 luglio 2017

Australia

Australia

anno 2005


Un mese speso per visitare i luoghi più caratteristici di questo continente genuino e lontanissimo da noi, il tutto rigorosamente in fai da te, un viaggio avventura nella natura più estrema.

Il giro inizia da Melbourne , dopo una sosta di qualche giorno, ritirata l'auto si punta verso sud dove troveremo ad attenderci una costa rocciosa a strapiombio su un mare davvero impetuoso.
Il tratto più caratteristico di questa zona comprende i famosi 12 apostoli.




Dopo qualche giorno si rientra a Melbourne per prendere un primo volo interno diretto a Sydney.
Città bellissima da girare in bus, metro e traghetti.


















Passati 5 giorni in città e nelle zone di mare, un secondo volo interno ci porta nel famoso outback australiano. Atterriamo ad Ayers Rock e ritiriamo un auto a noleggio.

Il vero nome del famoso monolite è Uluru ed è sacro.


Non dimenticatelo, è sacro. Per gli aborigeni è una montagna sacra e non andrebbe calpestata dai comuni mortali, ma i turisti, sentendosi i padroni del mondo, la calpestano, la scalano ed arrivano fino in cima per una manciata di foto ricordo che a loro avviso vale più del rispetto per queste popolazioni invase e sottomesse da sempre!

"Io non salgo lassù , io non sono come voi"



















Nella zona di Ayers Rock è presente un enorme centro di accoglienza composto da hotel e resort.
A mio avviso troppo caos e troppi turisti che non rispettano questa terra e il loro popolo.
Lontano circa 70 km da Uluru trovo una stazione di servizio in cui è possibile soggiornare. Il posto si chiama Curtin Springs ed è veramente un posto caratteristico e fuori dal mondo.


Questa sarà la nostra base per i prossimi giorni nel deserto australiano. 
Visiteremo i monti Olgas e il King's Canyon in autonomia a zonzo nel deserto senza fretta, godendo di un paesaggio insolito ed infinito.

La cosa che più mi ha colpito in questa zona, sono i cartelli appesi agli ingressi degli esercizi commerciali. Questi cartelli ritraggono uomini, donne, famiglie intere, giovani e bambini scomparsi in quelle zone. Ci sono intere bacheche destinate a questi annunci. Ne ho visti centinaia, forse migliaia. Incredibile poter pensare che possa sparire tutta quella gente in un posto simile. Credetemi, vengono i brividi a trovarsi li e non capire come sia possibile. Esistono strade principali asfaltate e ovviamente trafficate, altre strade sterrate e meno trafficate ed infine altre strade sconosciute e magari battute 1 volta al mese da qualcuno del posto, forse. Il territorio è immenso , tutti questi fattori farebbero pensare che possa essere normale perdersi, ma io che ci sono stato e che ho girato in autonomia con la testa sulle spalle, ritengo che non sia cosi' semplice perdersi e non essere più ritrovato. 

La versione ufficiale che spiegherebbe i casi a lieto fine ( ritrovamento dei corpi ) è che spesso le persone imboccano strade secondarie, finiscono la benzina e non hanno acqua da bere a sufficienza, questo li porta ad allontanarsi dal veicolo alla ricerca di acqua e il 99% delle volte muoiono nel raggio di 10 km dal veicolo. 






Anche l'esperienza del deserto australiano fortunatamente giunge al termine, riconsegnata l'auto si prende il terzo volo interno, questa volta  direzione mare, Grande Barriera Corallina - Cairns.





















Inutile descrivere il mare e i suoi fondali, i colori hanno stravolto il mio modo di guardare il resto del mondo. Quando arrivi a vedere alcune bellezze, ritorni a casa e per mesi ai tuoi occhi, i colori del tuo paese sembrano molto ma molto meno intensi.

Con base a Cairns, abbiamo visitato in catamarano le isole di fronte tra cui Green Island, raggiungendo la grande barriera corallina ed anche  un'isola abitata da soli uccelli.

Michaelmas and Upolu Cays National Park.























Andando a nord di Cairns, si può raggiungere un posto davvero suggestivo. Cape Tribulation, nella Daintree Forest, una delle più importanti foreste pluviali al mondo.
Cape Tribulation fu chiamata cosi` dal Capitano Cook, il quale cercando di attraccare con le sue navi sulla spiaggia, si incagliò nella vicina barriera corallina ed iniziò l'imprecation, da questo episodio nacque il nome associato alla tribulation che ne segui'.
Nessuno oggi lo può certificare ne provare, ma il Comandante Cook oltre a tribolare incagliato, bestemmiò non poche volte.





Un mese è passato e si torna a casa e alla realtà con la sensazione di essere stato 6 mesi in viaggio.

lunedì 24 luglio 2017

Brasile

Brasile
anno 2002 e anno 2006

Per ben 2 volte sono andato in Brasile, sembrerà strano ma non ci sono andato per le donne.
Questo paese attira per molte altre cose, un clima favoloso con un sole caldo e avvolgente, la musica, il ritmo, i sorrisi delle persone e l'atmosfera di festa che si respira in ogni circostanza.

















Il primo viaggio fu verso Salvador in Bahia, da dove mi diressi verso un paesino davvero caratteristico e sperduto. Il suo nome è Itacarè. Andatelo a cercare, andate a curiosare. Strade di sabbia, tantissime spiagge raggiungibili da altrettanti sentieri davvero incredibili.

Fu li che ebbi il mio primo vero contatto con la natura di un altro continente e il risultato fu sorprendente.  In me cambiò qualcosa.



Nel secondo viaggio invece,  puntai dritto verso Rio de Janeiro, città incredibile e piacevole sotto più punti di vista, ma l'obiettivo principale del viaggio era quello di raggiungere un altro paese dove il tempo sembra essersi fermato. 


Il suo nome è Paraty. ( Paraci' )


Come potete vedere il paesino è sotto il livello del mare. I muretti che dividono il paesino dal mare, hanno dei fori per permettere alla marea di salire tranquillamente, invadere le strade del paese e poi ritirarsi senza allagare o fare danni di alcun tipo. Qui si convive con le maree.