martedì 29 maggio 2018

USA - In viaggio con Papà



USA - In viaggio con papà




Dopo 10 anni di sogni e promesse, sono riuscito a realizzare uno dei più grandi viaggi mai immaginati e fantasticati. 

Io e mio figlio on the road negli Stati Uniti



Viaggiare con un bambino di 10 anni non è una cosa semplice. 
Il viaggio richiede attenzione e concentrazione,  oltre ovviamente ad una pianificazione che permetta di godere in sicurezza e al meglio le giornate. Al tempo stesso però bisogna cercare di inserire qualche ora di sano riposo mentale più che fisico.
La mia scelta è ricaduta su una meta da me visitata già in un paio di esperienze passate,
Los Angeles e un assaggio di California,  per poi puntare dritti verso il deserto del Nevada e l’infinita natura che caratterizza quelle zone.
Come base di appoggio ho deciso di soggiornare 4 notti a Las Vegas   per poter raggiungere,  comodamente e in giornata,  alcune mete interessanti , tra cui il Grand Canyon.



Las Vegas con le sue alternative e i suoi hotel bizzarri, è il posto giusto per recuperare energie mentali. Un hotel con piscina e scivoli possono aiutare il genitore a staccare la spina per qualche ora e a ricaricarsi per una nuova giornata.

Infine nel rientrare in  California, ho deciso di attraversare il deserto del Mojave e la route 66 finendo dritti nel Joshua Tree Nationa Park.

9 giorni , io , lui  e un’ automobile a noleggio sono stati il giusto compromesso.


Dettagli:

partenza di venerdi da Roma con volo diretto e arrivo il primo pomeriggio del venerdi’ stesso.
Le 9 ore di fuso orario indietro si fanno sentire, soprattutto quando alle 18, ora californiana, corrispondono le ore 3 del mattino ora italiana.
Procedure di ingresso negli Stati Uniti molto lunghe, coda di persone davvero esagerata anche se discretamente gestita.  Hanno inserito, tramite terminali automatici,  una verifica elettronica del passaporto prima di giungere dal Police-man che, mentre farà più o meno le solite domande di rito,  timbrerà il vostro passaporto e vi permetterà di entrare nel nuovo continente.


Los Angeles – Hollywood - 3 notti presso il Motel CoralSands  

Posizione davvero ottima, Motel semplice, non eccessivamente spartano, con piscina e parcheggio gratuito incluso. A piedi si può raggiungere un market a 20 metri, il sentiero per l’osservatorio Griffit o prendere la metro per raggiungere in 2 fermate la Walk of Fame o gli Universal Studios. Un ottimo compromesso che vi consiglio. Se dovessi tornare a LAX, è qui che tornerei.




Nei 2 gg pieni abbiamo visitato gli Universal Studios e i classici luoghi di LAX, da Beverly Hills a Santa Monica e Venice Beach.




Il 4° giorno abbiamo lasciato LAX e abbiamo puntato verso Las Vegas. Circa 450 km.

Lungo la strada, esattamente a metà,  ci siamo fermati a visitare Calico Ghost Town, 



Calico oggi e una città fantasma risalente al 1800,  iniziata a popolarsi e svilupparsi per merito del ritrovamento di Argento e successivamente del Borace.  Posto davvero carino e caratteristico in un contesto naturalistico notevole. Siamo entrati in una miniera e abbiamo preso un trenino per un giro turistico della città e dei dintorni.









Il pranzo abbiamo deciso di farlo a Primm dove è presente un interessante Outlet.

Qualche acquisto e nel primo pomeriggio, stanchi ma gasati, abbiamo raggiunto Las Vegas.


Las Vegas – 4 notti presso l’Hotel Excalibur   

 Da qui ogni giorno abbiamo fatto una cosa diversa. Il primo giorno , leggermente stanchi, lo abbiamo dedicato alla visita di Vegas senza una meta ben precisa, per poi finire il pomeriggio nella piscina dell’Hotel.














Il secondo giorno siamo andati a visitare il Grand Canyon West
( 200 KM solo andata ). Siamo passati dal Nevada all'Arizona fiancheggiando il fiume Colorado.




Ingresso sui 45 USD senza lo SkyWalk. Parcheggiata l’auto, un Bus vi porterà in 3 punti, 2 view point e un villaggio stile Far West 
un po' triste e inutile ma carino se avete bimbi ).

Il terzo giorno siamo andati a visitare la Valley of Fire State Park
 ( 80 km solo andata - Ingresso 10 USD a veicolo ) rientrando a Las vegas passando per il Lake Mead National Park





Un parco davvero stupendo che vi toglierà il fiato. Sentieri a volte impegnativi per l’eccessivo caldo ma davvero splendidi. Colori accesi ovunque, dalla sabbia alle pietre. Animali avvistati, oltre a delle grandi e curiose lucertole, una famiglia di Stambecchi e Arieti.












Su alcune rocce erano presenti disegni  risalenti a 4000 anni fa. Esperienza davvero unica.



E' stata una giornata ricca di paesaggi infiniti e grandezze esagerate per i nostri occhi, l'abbiamo  terminata con del relax in piscina.


8° giorno lasciata Vegas ci siamo diretti verso lo Joshua Tree national Park ( 320 km )

Qui ho comprato l’Annual Pass National Park. Questo fa intendere che nei prossimi 12 mesi tornerò 😊



Il parco , come tutti quelli americani, è visitabile tranquillamente in auto raggiungendo i vari parcheggi e percorrendo brevi o impegnativi sentieri. La scelta rimane soggettiva e quindi la visita si adatta a tutte le tipologie di viaggio. Io e Francesco ci siamo limitati a percorrere un paio di sentieri, uno dei quali davvero unico nel suo genere. Eravamo in una valle piena zeppa di cactus - Cholla Cactus Garden Trail .




L’albero di Giosuè - Yucca brevifolia - resta davvero unico ed affascinante, l'albero più grande raggiunge i 15 metri  di altezza.


La tribù nativa americana dei Cahuilla, nel sud-ovest degli Stati Uniti, considerava questa pianta come una risorsa preziosa e la chiamava hunuvat chiy'a o humwichawa. I loro antenati usavano le foglie della Y. brevifolia per intrecciare sandali e cesti in aggiunta alla raccolta dei semi e dei boccioli come nutrimento.








Dopo un pic nic pomeridiano all’interno del parco, abbiamo deciso di lasciare questo angolo di paradiso, puntando sul nostro Motel.


1 notte presso High Desert Motel – molto spartano ma comodo e per una notte , visto il prezzo , può andare bene.

Al risveglio siamo rientrati a LAX dirigendoci direttamente verso l'aeroporto ( 232 km ).


Conclusione :

Un viaggio negli Stati Uniti resta sempre una grande esperienza.
I costi ovviamente aumentano non essendo in Asia.
Come unico adulto ho dovuto sostenere tutti i costi, però il risultato è stato talmente stupefacente che quando arriveranno i prelievi delle carte di credito, guarderò mio figlio e ricorderò le sue espressioni davanti ad una natura padrona da togliere il fiato, una natura che lo toglie a noi grandi, figuriamoci ad un bambino di 10 anni.

Un valore e un ricordo che difficilmente scorderemo.



Lui era come se fosse stato catapultato sulla luna e il giorno dopo su Marte. La sabbia rossa lo ha letteralmente mandato fuori di testa. Era incredulo.


Ogni singolo momento rimarrà impresso nella mia mente e nel mio cuore,  e per qualche mese anche nel mio portafoglio 😊

P.s. non sono un super eroe, anzi si , sono il super eroe delle Emozioni forti e per sempre.

                                                                     Con Amore e Ironia
                                                                                   papà



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