martedì 8 marzo 2016

Sudafrica - West Coast National Park

West Coast National Park
   
Resta un solo giorno per concludere questa meravigliosa avventura, la stanchezza Inizia a farsi sentire e decidere lucidamente come impiegare nel modo migliore queste ultime ore è cosa ardua; davanti a noi rimangono due sole cose da fare rispetto ai piani originari fatti su carta: da Cape Town scendere a sud sulla costa per raggiungere prima Hermanus (a 120 km) e poi L’Agulhas (a 250 km) oppure sempre da Cape Town salire per circa 120 km a nord sulla costa per arrivare al West Coast National Park.


Per costi ed informazioni vai sul sito West Coast National Park


Ragionando un po’ sulle due opzioni abbiamo preferito terminare questo viaggio “on the road” al West Coast National Park, un po’ per la maggior vicinanza alla città che ci avrebbe regalato più ore e più tranquillità, ma soprattutto per un discorso legato all’habitat assai diverso da quanto già visto fino ad ora.

Il tratto verso Hermanus e poi L’Agulhas infatti è paesaggisticamente del tutto simile alla Penisola del Capo di Buona Speranza ed è caratterizzato da meravigliose scogliere rocciose che si tuffano a strapiombo nel mare e che di tanto in tanto vengono interrotte da spiagge sabbiose. La costa a nord di Cape Town invece è totalmente diversa: lunghe distese pianeggianti coperte da un manto brullo di piante pioniere, ovvero di piante basse e piccoli arbusti molto resistenti che si adattano a suoli decisamente poveri e a climi particolarmente ostili,  si spingono a ridosso di dune altissime fino ad arrivare sulle lunghe spiagge di sabbia bianca. 
Così la mattina del 31 gennaio partiamo non troppo presto dall’hotel e prendiamo la strada R27, una fettuccia d’asfalto senza curve che si srotola parallela alla costa su un territorio quasi alieno, privo di alberi e di case, eccetto a ridosso di alcuni orribili insediamenti industriali e di una mastodontica centrale elettrica che porta l’energia elettrica in città. Proprio qui infatti, massicci tralicci elettrici fanno le veci di quegli alberi che la potenza del vento proveniente dal mare probabilmente butterebbe impietosamente giù.



Il West Coast National Park si estende per 106 km quadrati tra l’Oceano Atlantico e proprio la strada costiera R27, terminando a nord alla fine della Langebaan Lagoon. Il parco è molto rinomato per il bellissimo paesaggio marino e lagunare che offre, ma soprattutto per il suo patrimonio faunistico e floreale. Questa area protetta viene considerata un’area importantissima a livello faunistico visto che qui vi abitano, nidificano e migrano oltre 250 specie di volatili, ma anche a livello botanico visto che nel periodo primaverile (da agosto a settembre) la zona viene letteralmente invasa da tappeti multicolori di magnifiche fioriture. Per queste due peculiarità ogni anno il parco richiama migliaia di appassionati di fotografia, botanica e di bird watching e in aggiunta anche un nutrito numero di appassionati di serf visto che questo tratto di costa si presta moltissimo alla pratica di questo sport. 


Arriviamo al centro informativo del parco in tarda mattinata, lì poco distante sorge una splendida e antica casa coloniale che ospita un ristorantino niente male, dove faremo una breve ma gradevolissima sosta più tardi per bere una bibita fresca e mangiare qualcosa (tenerissimi calamari fritti e polpettine di pesce davvero deliziose). Fa molto caldo, non ci sono nuvole in cielo e il sole picchia senza lasciarci alcuna tregua.
Attraverso delle passerelle in legno che partono a poca distanza dal centro informativo raggiungiamo la laguna, dove è possibile osservare dall’interno delle casette di legno adibite al bird watching fenicotteri, gabbiani, tanti tipi di trampolieri e aironi che volano pacificamente in tutte le direzioni. Il contesto è davvero suggestivo, il paesaggio quasi lunare, non c’è anima viva e i suoni della natura e non meno i suoi colori pacificano e coccolano i nostri sensi.







Proseguiamo in auto verso nord nel lembo strettissimo di terra che divide l’oceano dalla Langebaan Lagoon e ci fermiamo sulla selvaggia e strepitosa spiaggia di Tsaarsbank





Un gruppo di scogli erosi si erge davanti a noi e su di essi l’oceano e il vento si scatenano con tutta la loro potenza generando una nuvola di schizzi salati che ci avvolge e rinfresca! Il mare è bellissimo, ma l'oceano è tutta un'altra cosa: su questa spiaggia immensa se ne puo' ammirare tutta la maestosa bellezza e la potenza. Il calore e la luce accecante del sole, il vento che ti portava via,  la brezza marina che ci riempiva le narici e le nostre forti emozioni, quanta energia positiva concentrata tutta in un solo posto ed in un solo momento.



 


Incantati dalla natura di questo angolo di mondo decidiamo di rientrare, non prima di ammirare un’ultima volta la lunga laguna turchese che ci accompagna fino a l’uscita del parco. Sembra di stare all'interno di un acquerello dove le sfumature del turchese si fondono con le mille sfumature della sabbia il modo migliore di chiudere questa meravigliosa avventura sudafricana!










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venerdì 4 marzo 2016

Sudafrica - Cape Town

Penisola del capo di buona speranza



SU E GIU’ PER LA PENISOLA DEL CAPO DI BUONA SPERANZA

Il 28 gennaio si apre la seconda fase del nostro viaggio che vede Cape Town come punto fisso di appoggio e di partenza per visitare sia la città che le zone costiere limitrofe. Dei quasi quattro giorni dedicati a questa parte del Sudafrica uno lo dedicheremo interamente alla visita della Penisola del Capo di Buona Speranza e a Boulders Bay, uno e mezzo ad un po’ di relax in città e alla scalata della sua splendida Table Mountain e infine l’ultimo al meraviglioso West Coast National Park.



Noordhoek Beach

Curiosissimi di buttarci sulla selvaggia e tanto narrata costa oceanica decidiamo di impegnare il primo giorno alla Penisola del Capo di Buona Speranza. La giornata è meravigliosa, non c’è una nuvola in cielo e il sole risplende così forte da far male agli occhi! Fa piacevolmente caldo e tira un vento fortissimo dall’oceano il che spiega come mai proprio questa parte del mondo fosse ritenuta impervia ed estremamente ostile anche dai navigatori e dai pirati più esperti!




La strada è molto panoramica e fiancheggia la costa quasi per tutta la lunghezza della penisola, sia sul burrascoso fronte occiedentale esterno che si affaccia sull’oceano aperto, sia su quello orientale interno che si affaccia sulla più tranquilla False Bay. L’intero percorso è disseminato di view point che concedeono magnifici squarci panoramici su ripide scogliere, brulle distese di arbusti e lunghe spiagge di sabbia bianca. Non meno importante i più fortunati avranno anche modo di fare incontri eccitantissimi con un mondo animale davvero insolito: balene, pinguini, babuini, uccelli, grossi roditori e piccoli rettili vi terranno compagnia durante tutto il percorso.
Per costi ed info vai diretto al Sito Chapmans Peak



Chapman’s Peak


Chapman’s Peak

Iniziamo la nostra avventura partendo da Città del Capo non troppo presto e imboccando con la nostra auto la strada costiera M6 che ci condurrà allo splendido Chapman’s Peak da cui è possibile ammirare un panorama mozzafiato sulla Hout Bay;  pur non essendo stagione il caso ha voluto che una balena solitaria decidesse di farsi il bagno proprio sotto i nostri occhi......un’emozione indescrivibile! Proseguendo sempre su questa strada incontriamo la meravigliosa Noordhoek Beach, una lunghissima spiaggia di sabbia bianca, selvaggia, poco frequentata e decisamente suggestiva. Mossi dalla bellezza del paesaggio circostante decidiamo di immergere i nostri piedi nell’oceano e ci concediamo una breve ma indimenticabile passeggiata.


Noordhoek Beach


Noordhoek Beach

Estasiati dal panorama ripartiamo e dalla M6 deviando sulla M4 verso sud raggiungiamo la sponda opposta della penisola, ovvero quella che si affaccia sulla False Bay. Proseguiamo quindi in direzione sud, attraversiamo velocemente Simon’s Town e Boulders Beach (dove ci fermeremo solo al ritorno), ed entriamo nel Cape Point National Park. Il parco offre habitat davvero incantevoli ed estremi, l’assenza di alberi ad alto fusto infatti denota che il vento tormenta costantemente questo lembo di terra. Dal gate di ingresso al parco  scegliamo subito di puntare dritti verso il Cape of Good Hope e dopo aver ammirato il paesaggio dalla cima di un’altura che si trova alle sue spalle, decidiamo di raggiungere  l’estremità della penisola ovvero Cape Point, dove si erge il famosissimo faro.
Per costi ed info vai sul sito Cape Point National Park



Cape of Good Hope


Cape of Good Hope

Il vento fortissimo che proviene dal “vicino” Polo Sud (dista appena 9000 km da qui) conferisce a questo pezzo di mondo tutta la sua selvaggia e caratteristica maestosità! Il paesaggio è davvero incantevole, l’oceano mosso dal vento si scatena sulle scogliere rocciose che ogni tanto vengono interrotte da piccole spiagge di sabbia bianchissima e incontaminate (Diaz Beach). Dal faro decidiamo di percorrere un breve ma splendido sentiero a strapiombo sulla False Bay che ci porta nel punto più a sud della penisola, oltre il faro, dove è facile vedere la sponda opposta della baia dove sorge Hermanus. Il vento e il sole non ci danno tregua e il paesaggio è davvero immenso!









Cape Point Lighthouse

Con gli occhi pieni di meraviglia e il cuore taboccante di bellissime emozioni risaliamo in macchina per rientrare a Cape Town, e sulla via del ritorno decidiamo di fermarci a Boulders Beach, una piccola insenatura caratterizzata da rocce granitiche dove vive una simpaticissima colonia di pinguini africani. Il sole inizia a scendere e tante buffissime coppiette di pinguini che rimangono insieme per tutta la vita si crogiolano pacificamente al sole. Alcuni scelgono di fare un tuffo e un bel bagno in marea, altri di asciugarsi al sole sonnecchiando, così un interminabile andirivieni anima questa piccola insenatura.
Per info e costi vai diretto al sito di Boulders Beach


Boulders Beach


Boulders Beach


Felici e stanchi risaliamo in auto verso Cape Town percorrendo la M4 che attraversa alcuni piccoli e molto caratteristici paesini di pescatori che si affacciano sulla False Bay. Prendendo la M3 puntiamo dritti verso la città non senza immergerci nei meravigliosi paesaggi collinari di Costantia. La luce del tramonto illumina magicamente le colline fertili di questo luogo dove si estendono curatissimi vigneti e dove antiche residenze coloniali accolgono gli amanti del vino. Purtroppo l’ora tarda non ci permette di fare uno dei tanti tour di degustazione enogastronomico della zona, ma siamo più che soddisfatti della nostra indimenticabile giornata.

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