Dopo 10 anni di sogni e promesse, sono riuscito a realizzare
uno dei più grandi viaggi mai immaginati e fantasticati.
Io e mio figlio on the
road negli Stati Uniti
Viaggiare con un bambino di 10 anni non è una cosa semplice.
Il viaggio richiede attenzione e concentrazione, oltre ovviamente ad una
pianificazione che permetta di godere in sicurezza e al meglio le giornate. Al
tempo stesso però bisogna cercare di inserire qualche ora di sano riposo mentale
più che fisico.
La mia scelta è ricaduta su una meta da me visitata già in
un paio di esperienze passate,
Los Angeles e un assaggio di California, per poi puntare
dritti verso il deserto del Nevada e l’infinita natura che caratterizza quelle zone.
Come base di appoggio ho deciso di soggiornare 4 notti a Las Vegas per poter raggiungere, comodamente e in giornata, alcune mete interessanti , tra cui il Grand Canyon.
Las Vegas con le sue alternative e i suoi hotel bizzarri, è
il posto giusto per recuperare energie mentali. Un hotel con piscina e scivoli
possono aiutare il genitore a staccare la spina per qualche ora e a ricaricarsi
per una nuova giornata.
Infine nel rientrare in
California, ho deciso di attraversare il deserto del Mojave e la route
66 finendo dritti nel Joshua Tree Nationa Park.
9 giorni , io , lui e
un’ automobile a noleggio sono stati il
giusto compromesso.
Dettagli:
partenza di venerdi da Roma con volo diretto e arrivo il primo
pomeriggio del venerdi’ stesso.
Le 9 ore di fuso orario indietro si fanno sentire,
soprattutto quando alle 18, ora californiana, corrispondono le ore 3 del mattino ora
italiana.
Procedure di ingresso negli Stati Uniti molto lunghe, coda di
persone davvero esagerata anche se discretamente gestita. Hanno inserito, tramite terminali automatici, una verifica elettronica del passaporto prima
di giungere dal Police-man che, mentre farà più o meno le solite domande di
rito, timbrerà il vostro passaporto e vi permetterà di entrare nel nuovo continente.
Posizione davvero ottima, Motel semplice, non eccessivamente
spartano, con piscina e parcheggio gratuito incluso. A piedi si può raggiungere
un market a 20 metri, il sentiero per l’osservatorio Griffit o prendere la
metro per raggiungere in 2 fermate la Walk of Fame o gli Universal Studios. Un ottimo
compromesso che vi consiglio. Se dovessi tornare a LAX, è qui che tornerei.
Nei 2 gg pieni abbiamo visitato gli Universal Studios e i
classici luoghi di LAX, da Beverly Hills a Santa Monica e Venice Beach.
Il 4° giorno abbiamo lasciato LAX e abbiamo puntato verso Las
Vegas. Circa 450 km.
Lungo la strada, esattamente a metà, ci siamo fermati a visitare Calico Ghost Town,
Calico oggi e una città fantasma risalente al 1800, iniziata a popolarsi e svilupparsi per
merito del ritrovamento di Argento e successivamente del Borace. Posto davvero carino e caratteristico in un contesto
naturalistico notevole. Siamo entrati in una miniera e abbiamo preso un trenino per un giro turistico della città e dei dintorni.
Da qui ogni giorno abbiamo fatto una cosa diversa. Il primo
giorno , leggermente stanchi, lo abbiamo dedicato alla visita di Vegas senza
una meta ben precisa, per poi finire il pomeriggio nella piscina dell’Hotel.
Il secondo giorno siamo andati a visitare il
Grand Canyon West
( 200 KM solo andata ). Siamo passati dal Nevada all'Arizona fiancheggiando il fiume Colorado.
Ingresso sui 45 USD senza lo SkyWalk. Parcheggiata l’auto,
un Bus vi porterà in 3 punti, 2 view point e un villaggio stile Far West
( un po'
triste e inutile ma carino se avete bimbi ).
Il terzo giorno siamo andati a visitare la Valley of Fire
State Park
( 80 km solo andata - Ingresso 10 USD a veicolo ) rientrando a Las vegas passando per il Lake Mead National Park
Un parco davvero stupendo che vi toglierà il fiato. Sentieri
a volte impegnativi per l’eccessivo caldo ma davvero splendidi. Colori accesi
ovunque, dalla sabbia alle pietre. Animali avvistati, oltre a delle grandi e
curiose lucertole, una famiglia di Stambecchi e Arieti.
Su alcune rocce erano presenti disegni risalenti a 4000 anni
fa. Esperienza davvero unica.
E' stata una giornata ricca di paesaggi infiniti e grandezze esagerate per i nostri occhi, l'abbiamo terminata con del relax in piscina.
8° giorno lasciata Vegas ci siamo diretti verso lo Joshua Tree national Park
( 320 km )
Il parco , come tutti quelli americani, è visitabile
tranquillamente in auto raggiungendo i vari parcheggi e percorrendo brevi o impegnativi sentieri. La scelta
rimane soggettiva e quindi la visita si adatta a tutte le tipologie di viaggio.
Io e Francesco ci siamo limitati a percorrere un paio di sentieri, uno dei
quali davvero unico nel suo genere. Eravamo in una valle piena zeppa di cactus
- Cholla Cactus Garden Trail .
L’albero di Giosuè - Yucca brevifolia - resta davvero unico
ed affascinante, l'albero più grande raggiunge i 15 metri di altezza.
La tribù nativa
americana dei Cahuilla, nel sud-ovest degli Stati Uniti, considerava questa
pianta come una risorsa preziosa e la chiamava hunuvat chiy'a o humwichawa.
I loro antenati usavano le foglie della Y. brevifolia per intrecciare
sandali e cesti in aggiunta alla raccolta dei semi e dei boccioli come
nutrimento.
Dopo un pic nic pomeridiano all’interno del parco, abbiamo
deciso di lasciare questo angolo di paradiso, puntando sul nostro Motel.
1 notte presso High Desert Motel–
molto spartano ma comodo e per una notte , visto il prezzo , può andare bene.
Al risveglio siamo rientrati a LAX dirigendoci direttamente verso l'aeroporto
( 232 km ).
Conclusione :
Un viaggio negli Stati Uniti resta sempre una grande
esperienza. I costi ovviamente aumentano non essendo in Asia.
Come unico adulto ho dovuto sostenere tutti i costi, però il risultato
è stato talmente stupefacente che quando arriveranno i prelievi delle carte di
credito, guarderò mio figlio e ricorderò le sue espressioni davanti ad una
natura padrona da togliere il fiato, una natura che lo toglie a noi grandi, figuriamoci ad un bambino di 10
anni.
Un valore e un ricordo che difficilmente scorderemo.
Lui era come se fosse stato catapultato sulla luna e il
giorno dopo su Marte. La sabbia rossa lo ha letteralmente mandato fuori di
testa. Era incredulo.
Ogni singolo momento rimarrà impresso nella mia mente e nel mio cuore, e per qualche mese anche nel mio
portafoglio 😊
P.s. non sono un super eroe, anzi si , sono il super eroe delle Emozioni forti e per sempre.