venerdì 9 ottobre 2015

Cina -Esercito di terracotta - X'ian - Cina


Xi’an – Mausoleo di Qin Shi Huan ed Esercito di Terracotta 



Per visitare i guerrieri di terracotta bisogna passare e soggiornare nella vecchia capitale della Cina, Xi'an.


Dalla stazione degli autobus, situata nei pressi della porta nord della città vecchia, dovrete prendere uno dei tanti bus verdi e bianchi che partono in continuazione, ma  con tutta probabilità sarà uno di loro a prendervi dal ciglio della strada mentre vi starete avvicinando alla stazione! Il biglietto è decisamente economico, si può fare direttamente sul bus; dopo che sarà partito infatti un addetto si alzerà e farà il giro per consentirvi il pagamento della corsa. Arrivati a destinazione dovrete attraversare la strada e dirigervi verso le biglietterie, fare il ticket e successivamente entrare nel sito.



Qui, A circa 35 km ad ovest di Xi’an si trova, inviolato, il mausoleo di Qin Shi Huan, leggendario e controverso sovrano, ossessionato dall’idea di ottenere l’immortalità, che nel corso del III secolo a.C. seppe unificare un territorio immenso e creò, di fatto, la Cina. Fu il primo imperatore della dinastia Qin (che non a caso si pronuncia “cin”) e colui che ha inoltre il grande merito di aver costruito la Grande Muraglia.

Nel marzo del 1974, dopo ventidue secoli, a poco più di mille metri dalla collina dove successivamente venne appunto localizzato il mausoleo, alcuni contadini, intenti a scavare un pozzo, riportarono alla luce la testa di un guerriero di terracotta. Studi archeologici riportano che le statue interrate siano circa 8.000, ma finora ne sono state recuperate poco più di 1.300!




L'Esercito è composto da riproduzioni di guerrieri in terracotta poste di guardia alla tomba dell'imperatore. Si tratta di una replica fedele dall'armata che aveva contribuito a unificare la Cina. Solenni e marziali nel portamento, come si conviene ad un esercito imperiale, i guerrieri sono di altezza maggiore rispetto alla statura comune (alcuni raggiungono i due metri). Dalle posizioni delle mani e del corpo delle statue, si possono immaginare le tecniche di combattimento di fanti, alabardieri, arcieri e balestrieri dell’epoca. I lineamenti del volto, lo sguardo, le acconciature e tanti altri particolari del capo e del corpo sono così perfetti da lasciar intuire l’appartenenza etnica dei singoli soldati.



La visita è molto interessante ed emozionante, il nostro consiglio è quello di visitare prima il museo, poi i padiglioni più piccoli e per ultimo il padiglione più grande, che contiene il maggior numero di statue e forse anche quelle meglio conservate.

C'è sempre molta gente, quindi sarebbe meglio visitarlo durante la settimana.






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