Xi’an – Mausoleo di Qin Shi Huan ed Esercito di Terracotta
Per visitare i guerrieri di
terracotta bisogna passare e soggiornare nella vecchia capitale della Cina,
Xi'an.
Dalla stazione degli autobus,
situata nei pressi della porta nord della città vecchia, dovrete prendere uno
dei tanti bus verdi e bianchi che partono in continuazione, ma con tutta probabilità sarà uno di loro a
prendervi dal ciglio della strada mentre vi starete avvicinando alla stazione!
Il biglietto è decisamente economico, si può fare direttamente sul bus; dopo
che sarà partito infatti un addetto si alzerà e farà il giro per consentirvi il
pagamento della corsa. Arrivati a destinazione dovrete attraversare la strada e
dirigervi verso le biglietterie, fare il ticket e successivamente entrare nel
sito.
Qui, A circa 35 km ad ovest di
Xi’an si trova, inviolato, il mausoleo di Qin Shi Huan, leggendario e
controverso sovrano, ossessionato dall’idea di ottenere l’immortalità, che nel
corso del III secolo a.C. seppe unificare un territorio immenso e creò, di
fatto, la Cina. Fu il primo
imperatore della dinastia Qin (che non a caso si pronuncia “cin”) e colui che ha inoltre il grande merito di aver costruito la Grande
Muraglia.
Nel marzo del 1974, dopo ventidue
secoli, a poco più di mille metri dalla collina dove successivamente venne
appunto localizzato il mausoleo, alcuni contadini, intenti a scavare un pozzo,
riportarono alla luce la testa di un guerriero di terracotta. Studi
archeologici riportano che le statue interrate siano circa 8.000, ma finora ne
sono state recuperate poco più di 1.300!
L'Esercito è composto da
riproduzioni di guerrieri in terracotta poste di guardia alla tomba
dell'imperatore. Si tratta di una replica fedele dall'armata che aveva
contribuito a unificare la Cina. Solenni e marziali nel portamento, come si
conviene ad un esercito imperiale, i guerrieri sono di altezza maggiore
rispetto alla statura comune (alcuni raggiungono i due metri). Dalle posizioni
delle mani e del corpo delle statue, si possono immaginare le tecniche di
combattimento di fanti, alabardieri, arcieri e balestrieri dell’epoca. I
lineamenti del volto, lo sguardo, le acconciature e tanti altri particolari del
capo e del corpo sono così perfetti da lasciar intuire l’appartenenza etnica
dei singoli soldati.
La visita è molto interessante ed
emozionante, il nostro consiglio è quello di visitare prima il museo, poi i
padiglioni più piccoli e per ultimo il padiglione più grande, che contiene il maggior numero di
statue e forse anche quelle meglio conservate.
Nessun commento:
Posta un commento